Cittanova, paese della Piana di Gioia Tauro, fa parte del Parco Nazionale d’Aspromonte e sorge in uno splendido scenario naturale, stretto tra il fiume Vacale, le cui acque sono considerate curative, e il torrente Serra. La storia di Cittanova è relativamente recente: nacque con il nome di Casalnuovo il 12 agosto 1618 per volere di Gerolamo Grimaldi, che amministrava il Principato di Gerace, il Marchesato di Gioja e il Ducato di Terranova. Tuttavia le ricerche svolte da studiosi locali hanno individuato nel territorio in cui si estende oggi il nucleo abitativo l’antico punto di collegamento tra le città magno-greche della costa ionica e di quella tirrenica.
Oggi rimane poco o nulla degli antichi palazzi, chiese e conventi, andati perduti con il terremoto del 1783: ciò che possiamo ammirare è il frutto della successiva ricostruzione. Meritano di essere visitate le numerose chiese, prime fra tutte la chiesa Madre, intitolata al protettore del paese, San Girolamo, e quelle di Maria SS. Del Rosario e di San Rocco. Quest’ultima è la chiesa a navata unica più grande della Piana di Gioia Tauro e custodisce alcune testimonianze del convento di San Pasquale, importante centro spirituale andato distrutto con il suddetto sisma, e in particolare una croce, un calice e le statue di San Pasquale Baylon (portata in Calabria dalla Spagna intorno al 1650) e del santo cui è intitolata la chiesa, oggetto di grande devozione da parte dei Cittanovesi. Alla fede sono legate quasi tutte le tradizioni del paese, come testimonia la presenza di due musei dedicati all’arte sacra: l’uno ospita oggetti liturgici provenienti dalla parrocchia di Maria SS. del Rosario, l’altro custodisce le Varette realizzate dai Biangardi (Francesco e il figlio Vincenzo), che ogni anno vengono portate in processione il Venerdì Santo. Gli amanti della natura non possono non visitare il Museo civico di Storia Naturale e lo Zomaro, territorio montano (circa 1000 m s.l.m.) ricco in biodiversità e storia: ricerche dell’università del Kentucky hanno individuato siti archeologici e fortificazioni, e i nomi in cui esse sorgono conservano l’eco della guerra servile e degli scontri tra Spartaco e l’esercito regolare romano.
La Villa Comunale, fiore all’occhiello del Comune di Cittanova, fu progettata a fine ‘800 da Enrico Fehr, ingegnere e agronomo svizzero, per volere dell’allora sindaco Carlo Ruggero. Essa, dal 1994, è considerata dal MIBAC monumento nazionale d’interesse storico e naturalistico. La vegetazione rigogliosa è costituita da numerose piante, esotiche e non, che nel mese di giugno diventano una splendida cornice alla manifestazione Cittanova floreale, fiera botanica organizzata dall’Associazione Carlo Ruggero.
Cultura e Spettacolo
Dal 1994 il Cinema-teatro Rocco Gentile ha ospitato ogni anno (eccetto quelli in cui la struttura è stata chiusa per ristrutturazione), grazie all’attività dell’associazione Kalomena, una stagione teatrale dal notevole profilo culturale. Grandi volti del teatro italiano (Ugo Pagliai, Valeria Moriconi, Sebastiano Lo Monaco, Michele Placido) e artisti di fama internazionale (da ultimi Noa, Allevi e Nicola Piovani) hanno calcato il palco cittanovese.
Enogastronomia
Il Comune di Cittanova ha riconosciuto la Denominazione Comunale di Origine (DE.C.O.) a quattro prodotti tipici dell’enogastronomia del paese: lo stocco, la biondina, il torrone ferro e le olive ammòdu. In particolare lo stocco è valorizzato da una sagra che si tiene ogni anno nella prima decade di agosto e che attrae numerosi turisti dalla provincia di Reggio Calabria e non solo.